
Gli inglesi lo chiamano “overthinking”. È uno stato mentale molto comune, che tutti, prima o poi, possono provare in qualche momento della vita. Si tratta di una sindrome caratteristica (giustamente definita da Edward Bach come “tortura mentale”) in cui la mente è preda di un’agitazione febbrile, di una ripetizione incessante di pensieri, preoccupazioni, problemi, idee assillanti che si rincorrono senza sosta, lasciandoci spossati e senza pace. Possono essere vecchie o recenti preoccupazioni, eventi della giornata appena trascorsa, ansie per il futuro, rabbia o dispiacere per qualcosa che ci ha turbati; il risultato è un susseguirsi di pensieri ripetitivi, inarrestabili come un fiume in piena, un continuo rimuginare che ci isola dal presente e ci costringe a un dialogo con noi stessi impossibile da interrompere.

In preda a questo stato di eccitamento mentale, diventa difficile staccarsi da un fatto o un episodio che ci ha colpiti o amareggiati: così capita magari di trovarci in casa, per strada, in macchina o in ufficio, completamente separati dalla realtà, perché continuiamo, con la mente, a parlare, a discutere con colleghi o familiari, a riprodurre pezzi di conversazione o episodi di vita, in un’infinita spirale di domande e risposte (“mi ha detto… allora gli ho risposto… ma avrei potuto ribattere… perché non ho reagito…”). Stati di ansia, angoscia e stress sono generalmente associati a queste preoccupazioni ossessive, che riescono a risucchiare una grande quantità di energia e provocare stanchezza, distrazione, deconcentrazione, mal di testa, tensione nervosa, irrequietezza o insonnia.
Alcuni rimedi floreali si dimostrano molto efficaci per contrastare il fluire dei pensieri invadenti, rilassare la mente e prevenire l’ansia e le sue possibili somatizzazioni fisiche.

White Chestnut
Nel repertorio dei fiori di Bach, White Chestnut è il rimedio più indicato per calmare la mente invasa dai pensieri spiacevoli, che tolgono la pace e impediscono di concentrarsi sul lavoro o sulle attività quotidiane. Ottimo per chi non riesce a lasciarsi andare al sonno per l’incapacità di bloccare il flusso dei pensieri, o per chi si sveglia di notte di nuovo in preda alle preoccupazioni. L’essenza riporta l’interesse per il presente, favorisce la lucidità e la chiarezza mentale e facilita il riposo e il rilassamento. Può essere combinata con Cherry Plum in presenza di ansia e angoscia “fuori controllo”, con Hornbeam se il continuo rimuginare ha provocato uno stato di stress e grande stanchezza mentale, o con Gentian se i problemi sono associati a una sensazione di sconforto, scoraggiamento o demoralizzazione.

Boronia
Anche i fiori australiani ci offrono alcuni rimedi preziosi per recuperare la quiete mentale e le capacità intuitive. Boronia è un’essenza dall’azione intensa e molto veloce, in grado di liberare la mente dai pensieri ansiosi e preoccupanti e riportare calma, serenità e distensione interiore, con ottimi risultati in caso di insonnia, stanchezza e cefalea da iperattività mentale. Questo fiore si dimostra di grande utilità anche dopo una separazione o una rottura sentimentale, quando il “pensiero fisso” del partner risucchia tutte le energie e provoca prostrazione, struggimento e afflizione. Boronia permette inoltre di migliorare le capacità intuitive e di utilizzare meglio il pensiero creativo. Il rimedio viene spesso associato a Crowea per contrastare lo stato di ansia, tensione nervosa, inquietudine e irrequietezza che accompagnano l’eccitazione mentale e le sue frequenti “ricadute” fisiche, come dolori muscolari o disturbi di stomaco.

Crowea
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